Ci parli un po’ delle primarie. Il PD ha assunto le primarie a strumento partecipativo principale necessario alla determinazione
del candidato sindaco. Stiamo parlando di primarie di partito o anche di primarie di coalizione? Quali sono i rapporti e gli accordi con le altre realtà del centrosinistra? Come tutti sanno, lo Statuto del nostro partito prevede sia le primarie di partito sia quelle di coalizione e noi siamo pronti a parlare delle une e delle altre e chiaramente, a chi sta già sogghignando, aggiungo “fatte seriamente”. A questo punto del percorso avviato, come ho già accennato in precedenza, i rapporti con le altre realtà del centrosinistra sono di buon auspicio e il PD ha già dichiarato la linea di voler individuare il candidato del centrosinistra attraverso le primarie di coalizione anche se non mi piace il termine “accordi”.
Cosa risponde a coloro che ritengono le primarie del PD ad uso esclusivo del partito democratico stesso necessario non all’individuazione di un candidato che sia sintesi dei disegni politici ma solo per risolvere eventuali beghe interne? Questi pensieri certamente si radicano in decenni di consolidata chiave di lettura (il più delle volte, purtroppo, rispondente a verità) delle dinamiche e delle metodologie adottate da un partito, qualunque esso sia stato o sia. Poiché, però, in questo momento viene chiesto a me di rispondere, dirò il “mio” pensiero. Non credo che ci siano beghe interne al mio partito, possono esserci legittime e molteplici aspirazioni ma non posso assolutamente parlare di beghe. Cerco, per quel che posso, di potenziare ed alimentare, all’interno della nostra grande famiglia, un clima sereno e trasparente che favorisca l’esercizio dello stare insieme piuttosto che quello dello sterile, improduttivo ed immorale sgomitare per emergere. Come si può pensare di stare insieme in una coalizione se non si stare insieme in un partito come il PD, ciascuno con le proprie diversità e perciò ricchezze? In questa prospettiva guardo le primarie interne come il mezzo migliore, dopo ampia discussione politico-programmatica, per l’individuazione del candidato, come lo strumento di una scelta davvero democratica, in alternativa allo sport, sempre in voga, degli accordi fatti tra il segretario e pochi intimi, soliti addetti ai lavori, con l’invito a qualcuno a farsi indietro “spontaneamente” e la promessa di incarichi futuri, per poi uscire trionfanti col candidato unico, “trofeo delle capacità politiche del segretario” e ritrovarsi, allora sì, a gestire dal giorno dopo lacerazioni interne e desideri insoddisfatti per l’ennesima volta. Io ci credo davvero poi, forse, la vita e la storia mi daranno torto ma sento il dovere di provare a cambiare.
E con l’UdC che ha già ufficializzato il proprio candidato Sindaco? Grande rispetto per l’UDC, per le sue scelte e per il suo percorso. Ho già detto che il PD intende camminare con le forze che si riconoscono nei valori del centrosinistra e solo in quelli. Non mi sembra che ad alcun livello politicoistituzionale l’UDC abbia dichiarato di riconoscersi nei valori del centrosinistra.
Alla luce delle eventuali primarie di coalizione, quali sono i rapporti con Sinistra e Libertà? E come dovrebbero essere con il partito il cui leader, nonché nostro Governatore, ha fatto delle primarie lo strumento di massima democrazia e lotta ai nomi calati dall’alto?