Passando davanti al centro per l’impiego tra cumuli in decomposizione di escrementi di colombi. Di notte gli odori attirano branchi di cani randagi. Anche se con un mese di ritardo il caldo è finalmente arrivato.
“Bene!” – diranno coloro che approfitteranno di queste giornate di sole per rilassarsi in riva al mare. Lo stesso non potranno dire però i cittadini che abitano il centro storico di Modugno.
L’innalzamento delle temperature a Modugno, ormai da qualche anno, implica un netto peggioramento della situazione igienico-sanitaria del borgo antico. Continua, infatti, la “scellerata” raccolta porta a porta dei rifiuti umidi e solidi con gli abitanti del centro storico che, loro malgrado, sono costretti dall’assenza di qualsivoglia contenitore di rifiuti, a depositare i sacchetti di spazzatura agli angoli delle strade.
“Scellerata” perché il sacchetto sarà recuperato dalla società che ha in concessione la gestione della raccolta dei rifiuti urbani, solo il mattino seguente. Durante l’inverno, la situazione può presentare qualche problema igienico allorquando le piogge, in assenza di un adeguata rete fognaria che riduca il flusso piovano, si trasformano in un fiume vorticoso che trasporta di tutto: dal guano dei piccioni ai liquami risultanti da qualche sacchetto d’immondizia bucato.
Problema minuscolo se lo si rapporta alla situazione estiva. Quando la temperatura aumenta è, infatti, possibile percepire per le strade del centro storico il caratteristico olezzo d’immondizia in decomposizione che, aggiunto al miasma del guano di volatili di ogni genere che si accumula sulla strade da mesi, attira ogni genere di parassita dagli insetti, agli scarafaggi ai – ben più problematici – topi.
Gli odori attirano anche branchi di cani randagi che non risparmiano certo i sacchetti d’immondizia arricchendo il manto stradale con rifiuti di ogni genere dalle bucce di banana ai pannolini usati. La situazione è davvero problematica: la signora Romita Nicoletta, abitante del centro storico, lamenta infatti la precarietà della condizione igienica della zona di via Zanchi a partire da Piazza Sedile, passando per il Centro per l’impiego cittadino (circondato da vere e proprie montagne di escrementi di uccelli), sino a raggiungere l’arco del Palazzo “La Motta”.