Il centrosinistra verso le primarie di coalizione: il Pd rifiuta l’alleanza con il centro e passa la palla ai cittadini. Mancano appena dieci mesi alla conclusione dell’attuale amministrazione targata Rana giunta al termine del suo secondo mandato. Questa amministrazione si è distinta, suo malgrado, per un’affannosa ricerca di “governabilità”.
Infatti si è visto, in ultima istanza, un inevitabile allargamento della maggioranza di centro sinistra verso partiti dell’opposizione come l’Udc. Quando poi si è deciso di nominare come Presidente del Consiglio comunale il leader del Pdl Stella Sanseverino, Serafino Bruno come direttore generale, entrambi candidati sindaco nelle liste che si opponevano a Rana, e, in occasione delle elezioni del Consiglio provinciale, la migrazione del sindaco dal Pd all’Udc, si è palesata ai cittadini modugnesi la volontà di annullare qualsiasi barlume di opposizione per creare un amalgama indistinto nel quale risultassero tutti coinvolti e non spiccasse nessuno in particolare.
Il tutto per garantirsi appunto una qualche forma di “governabilità”. Il risultato? Se guardiamo alla fioritura di associazioni e comitati in difesa di questo o quel diritto, alle manifestazioni di protesta e ad alcuni episodi spiacevoli verificatisi in quest’ultimo anno, il giudizio finale è di gran lunga lontano dal sembrare positivo. In quest’ultimo mese è già possibile assistere alle conseguenze di questa situazione. Fioriscono nuovi partiti come Moderati e Popolari o Alleanza per l’Italia, riaprono sezioni di partiti già esistenti come quella del Psdi, nascono già alcune liste come conseguenza del malcontento cittadino come Modugno libera da partiti e politicanti e si presume che il Comitato Pro Ambiente creerà una sua lista civica.
Si assiste già, nel più classico dei teatri “Piazza Sedile”, ai tentativi di accordi, ricerca di alleanze e sostegno per questo o quel candidato sindaco. Tra le tante voci di possibili candidature, una è diventata realtà: l’Udc ha infatti presentato il suo candidato ufficiale nella figura di Giuseppe Vito Vasile, detto Pinuccio, attuale consigliere comunale. Candidatura che è stata sottoposta all’attenzione del Pd al quale è stata richiesta una nuova alleanza in vista delle amministrative.
Alleanza che è stata rifiutata con forza dal nuovo segretario Lilly Del Zotti che, come a noi dichiarato, ha ribadito l’intenzione di rimarcare il nuovo inizio del Partito Democratico modugnese premendo affinché il candidato sindaco che dovrà rappresentare il centrosinistra sia designato dai cittadini tramite il meccanismo delle primarie. Centrosinistra che però, ad oggi, appare quantomeno diviso tra il gruppo facente capo al consigliere Scognamillo e Sinistra Ecologia e Libertà che attualmente a Modugno presenta almeno tre suoi rappresentanti e portavoce.