Lorita, 101 anni di amore tra Roma, Svizzera e Spagna. Visse l’attentato di Papa Wojtyla. Nata nel maggio del primo Giro d’Italia e della spedizione al Polo Nord. E’ madre amorevole con i figli, nipoti, pronipoti e con la gente che la circonda.
I festeggiamenti per i suoi cento anni, avvenuti l’anno scorso, hanno visto una forte partecipazione dell’intero Comune: il Sindaco ha omaggiato la centenaria di una scultura e di una targa, vergata dall’Assessorato ai Servizi Sociali; l’Istruttore amministrativo Angela Posa ha donato a nome dell’Ufficio Anagrafe la riproduzione su pergamena dell’atto di nascita della festeggiata; il Corpo di Polizia Municipale ha immortalato sul proprio calendario la partecipazione all’evento.
I festeggiamenti sono stati inoltre trasmessi dalle emittenti regionali di Rai3 e da Antenna Sud. Il centenario della signora Di Ciaula è stato quindi una festa per tutta Modugno, che ha voluto omaggiare il traguardo della propria concittadina e la sua piccola grande storia. Nata il 2 maggio dell’anno del primo Giro d’Italia e della prima spedizione al Polo Nord, Lorita è stata una madre amorevole e premurosa, una donna dalle mille risorse e dai mille talenti.
Sposatasi nel 1932, è stata una donna di casa ed una cuoca eccellente, in anni in cui l’amministrazione delle faccende domestiche e l’arte culinaria non erano in alcun modo facilitate dalla tecnologia Inoltre, ha contribuito ad arrotondare lo stipendio da costruttore edile del marito dedicandosi al ricamo, a piccoli lavori di cucito ed alla somministrazione di iniezioni a domicilio. Il loro matrimonio è stato allietato dalla nascita di quattro figli: Vito, attualmente residente a Palma di Maiorca, Maria, trasferitasi a Roma, e i due modugnesi Carmine e Teresa.
E’ quest’ultima a prendersi ora cura della madre, o per usare le sue parole, a “godersela di più”. Per Lorita i figli sono sempre venuti al primo posto: anche dopo averli cresciuti, ha continuato a prendersi cura di loro, accompagnandoli ad esempio nei primi passi dei loro trasferimenti. Proprio per assistere due dei suoi ragazzi nel loro tentativo di avviare un’attività ha vissuto a lungo a Roma, una città a cui si sente ancora molto legata: basta nominarla per strapparle un sorriso.