“Difendere i diritti della chiesa e la cura delle anime diventerà sempre più difficile”. Si è svolta a gennaio la conferenza sull’Europa Crocifissa organizzata dal Movimento Politico Cattolico “Azione e Tradizione”.
È intervenuto don Ugo Carandino,dell’Istituto Mater Boni Consilii osservando che mentre nell’enciclica sulla Regalità di Cristo di Papa Pio XI “Quas primas”, il laicismo veniva definito come una “peste (…) coi suoi errori e i suoi empi incentivi”, col Concilio Vaticano II, Paolo VI cambia rotta nell’enciclica “Dignitatis Humanæ” definendo la libertà religiosa addirittura come un diritto umano da promuovere e tutelare da parte degli ordinamenti civili degli stati.
“Il magistero dei veri e legittimi successori di Pietro – ha osservato don Carandino – ha sempre criticato il laicismo e la libertà religiosa perché, nella migliore delle ipotesi, finisce coll’uguagliare Gesù e Maometto; la Chiesa di Cristo e la sinagoga di satana; la Verità e l’errore. E se Gesù stesso nei Santi Vangeli ha detto di essere la Via, la Verità e la Vita, ne consegue che non esistono altre vie ed altre verità che conducono alla salvezza ed alla vita eterna”.
Questo dietro-front delle gerarchie ecclesiastiche che hanno abbracciato il Concilio Vaticano II ha condotto ad una scristianizzazione delle società, degli ordinamenti giuridici e delle famiglie che finiscono col subire i voleri degli stati laici così come la vicenda sulla rimozione del Crocifisso ha dimostrato. “Non esiste una laicità buona ed una cattiva – ha proseguito don Carandino – come, purtroppo insegnano da oltre quarant’anni tutti gli ultimi Papi.
Se non si difendono i diritti della Chiesa di pascere il gregge allora anche la cura delle anime diventerà sempre più difficile. Dobbiamo riconoscere, tuttavia, che questo oggettivo cambiamento d’insegnamento – è la manifestazione della guerra senza quartiere condotta dai nemici di Cristo e della Sua Chiesa e che – sul piano storico – ha avuto tappe importanti come la nefasta data del 20 settembre 1870 quando Roma venne assediata decretando la fine del potere temporale del’ultimo Papa-Re, Pio IX”.