E’ partita la competizione elettorale in cui si confronteranno Vendola, Palese e la Polibortone. In città la politica locale è già in fermento per sostenere i candidati di partito. Che confusione. E’ la solita storia che si ripete.
Nomi variabili (neppure troppo), anni che passano, problemi che restano e candidature che incombono. Sono le elezioni. I 3×6 super colorati e “sorridenti” già coronano le nostre strade. E sino a fine di marzo ne vedremo sicuramente delle belle. Una campagna elettorale accesissima quella appena cominciata.
Ma soprattutto speriamo chiarificatrice della gran confusione pre-candidature. Walzer di nomi che hanno solo contribuito ad alimentare la sfiducia nei confronti dei protagonisti della politica e della politica stessa. Dopo le tanto attese primarie del centrosinistra in cui ha (stra) vinto Nichi Vendola sul suo avversario Francesco Boccia con il 73% delle preferenze (Modugno in linea con la media regionale: 1.100 voti per Vendola, 300 per Boccia), è cominciato poi il “lotto” dei nomi per il candidato del centrodestra (finalmente tutti o quasi d’accordo sul salentino Rocco Palese) e la più volte annunciata e poi smentita alleanza con i partiti di centro (candidata presidente Adriana Poli Bortone di “Io Sud” sostenuta dall’Udc di Casini).
Nomi e accordi che tutti dicono non essere importanti rispetto ai programmi, ma sui programmi ancora troppo poco è stato detto. Sui nomi invece, si è fantasticato, ragionato, calcolato; un esercizio di politica a cui si sono allenati anche gli stessi elettori. Il centrosinistra si è “divertito” con le possibili candidature alle primarie. Il Pd aveva fatto scendere in campo addirittura il sindaco di Bari, Michele Emiliano, fino alla scelta (perdente) di Francesco Boccia (già sconfitto da Nichi Vendola nelle stesse primarie per la medesima candidatura a presidente della Regione nel 2005).