Iniziativa promossa da “Italia Giusta Secondo Costituzione“. Le indagini coinvolsero una presunta pista “anarchica” con il coinvolgimento di Valpreda. Nella splendida cornice della sala della Galleria “Le Volte”, si è svolta la conferenza dal titolo: “Ti ricordi di Piazza Fontana? Il male oscuro della democrazia italiana” organizzata dall’Associazione “Italia Giusta Secondo la Costituzione”.
La bomba scoppiata a Milano nella Banca dell’Agricoltura quel 12 dicembre 1969 segnò l’inizio della “strategia della tensione” e degli “opposti estremismi”. Il Procuratore della Repubblica Nicola Magrone ha sottolineato, nel corso del suo applauditissimo intervento, come quella bomba costituì uno spartiacque tra le ansie di modernizzazione e la paura generata dall’esplosione dell’ordigno.
Magrone ha ricordato che inizialmente le indagini coinvolsero una presunta pista “anarchica” con il coinvolgimento di Valpreda per poi approdare sulla sponda opposta del neofascismo. Ma un’altra pista, ha proseguito Magrone non ha avuto pieno diritto di cittadinanza nelle aule di Tribunale: quella dei Servizi Segreti e degli apparati dello Stato infiltrati in alcune formazioni estremiste.
“Una commemorazione seria e rispettosa – ha sottolineato il PM Magrone – può limitarsi ad un omaggio in forma privata al cimitero. Mentre una ricostruzione pubblica necessita di far luce anche sui lai oscuri della vicenda senza alcun timore”. Da Piazza Fontana si può e si deve ripartire per fare tesoro di quegli anni per non lasciarsi coinvolgere in strumentali voglie di rivalsa. Evidente il paragone con la situazione politica nazionale attuale che sembra ripercorrere quegli stessi binari socio-economici di quarant’anni fa.